Buon pomeriggio!
Se la settimana scorsa mi sono concentrata su quello che voi uomini non dovete mai indossare, oggi iniziamo a riempire i vostri armadi di..... scarpe!!!
Ebbene si, oggi si parte dai piedi.
Sono un po' feticista lo so, ma le scarpe da uomo sono un argomento particolarmente delicato per me.
I modelli sono limitati e bisogna saper scegliere.
Oggi per voi ho selezionato delle scarpe che mi piacciono particolarmente:
- modelli casual, da utilizzare durante la giornata e per serate non impegnative;
- stringate adatte per il lavoro, eventi particolari, ma con il giusto abbigliamento diventano di tendenza e facilmente indossabili;
- espadrillas da uomo, per il mare e per le vostre giornate di caldo e relax, da utilizzare al posto di infradito e ciabatte.
Vi piacciono?
aspetto vostri commenti...
giovedì 31 maggio 2012
mercoledì 30 maggio 2012
Aiutiamo l'Emilia, INSIEME SI PUO'!
E' doveroso aiutare le popolazioni colpite dal sisma.
Per sapere come cliccate qui oppure :
Il numero sarà attivo fino al 26 giugno.
Insieme si può!
martedì 29 maggio 2012
The style box....denim jacket
Buongiorno..
oggi si parla di jeans... esattamente di giubotti di jeans.
Alzi la mano chi non ne ha uno nel proprio armadio.
Non bisogna mai buttar nulla ( o meglio quasi nulla!) perchè prima o poi tornerà in auge!
Mini, o regular, semplice o con applicazioni di ogni genere, il giubotto di jeans torna di gran moda in questa primavera.
Lo possiamo abbinare a semplici pant, t-shirt e all star per un look da giorno semplice e comodo, o abbinato a degli abiti più eleganti conferisce un effetto glamour.
Anche le star di Hollywood ne vanno matte!
Personalmente mi piacciono molto e ne possiedo davvero una collezione.
Uno dei tanti lo avete visto in questo post.
Non riesco farne a meno, perchè in qualsiasi occasione riesco ad abbinarlo facilmente e riesce a smorzare anche degli abbinamenti che altrimenti risulterebbero troppo eleganti.
Per voi anche oggi una selezione di giubotti per tutte le tasche scovata online.
Keira Knightley |
Miranda Kerr |
Katie Holmes |
Pippa Middleton |
Rihanna |
Jessica Biel |
January Jones |
domenica 27 maggio 2012
Autoironica.
La copertina del post è minimal ma spiega esattamente una parte essenziale dei mio carattere.
Io sono autoironica e per questo mi sono messa in gioco.
Venerdì ho postato il tutorial sui capelli, ed oggi vi mostro qualcosa di divertente.
Premetto che nella vita non voglio fare la modella :) ho altri obiettivi che voglio raggiungere, ma divertirsi non è un reato....
Ho deciso infatti di mettermi per la prima volta e soprattutto per gioco, davanti all'obiettivo di una macchina fotografica!
Il fotografo è un mio carissimo amico che si diletta nel tempo libero... ma è davvero bravo: grazie Mario.
Tutto molto casalingo!!!
Ho preparato 2 outfit completi da abbinare al look capelli realizzato da Fabio : stesso abito ma 2 abbinamenti diversi.
Trucco made in home :) !
Mi sono divertita tantissimo, anche se all'inizio ero un po' imbarazzata, ma la musica e quattro risate in amicizia hanno reso tutto naturale.
Adesso vi lascio ad un video di back stage e dopo le foto... con la descrizione di ogni cosa che indossavo..
Ricordatevi che nella vita non bisogna mai prendersi troppo sul serio!
GRAZIE
LOOK1
Indossavo:
Abito COS (lo potete acquistare QUI)
Giubotto di jeans Zara
Ballerine bicolor Chanel
Collana Zara
Busta fluo acquistata presso Galeries Lafayette
Occhiali Dior
Bracciale vintage
LOOK 2
Indossavo:
Abito COS (lo potete acquistare QUI)
Scarpe Louboutin pvc e pelle
Pochette acquistata a Mikonos
Collana NouVague Bijoux
( visitate la pagina http://www.facebook.com/nouvague)
Smalto Essie for professional ( n°342 rose bowl)
venerdì 25 maggio 2012
Questione di look... Ogni riccio un capriccio!
Un nuovo venerdì e un nuovo tutorial per voi.
Questa settimana mi sono messa in gioco in prima persona.
Abbiamo deciso di dare aiuto a quelle donne che come me hanno i capelli ricci e che vorrebbero avere una piega da star anche a casa... :)
Fabio ha scelto per voi alcuni prodotti indispensabili per una piega riccia ben fatta.
Ed io mi sono fidata... vedere per credere!
Inoltre tutto lo staff mi ha coccolato... anche la poltrona massaggiante, che relax... GRAZIE!
Ringrazio Mario di Natale per tutta la parte video e foto.
Ci vediamo domani con una grande sorpresa...
seguitemi sulla mia pagina facebook: http://www.facebook.com/longandpapillon .
giovedì 24 maggio 2012
Men's TIME... Gli scheletri nell'armadio
Eccomi qui per la prima volta sul mio blog a parlare con voi maschetti!
Prima di dare delle dritte per la costruzione del look uomo, cioè cosa secondo il mio gusto ( che magari qualcuno di voi non condividerà!) dovrebbe indossare un uomo, incominciamo da :
" COSA NON DOVREBBE NON SOLO NON INDOSSARE UN UOMO, MA NEANCHE AVERE NELL'ARMADIO!"
martedì 22 maggio 2012
About fashion... il fenomeno Chanel Parte Seconda
Riprendiamo il discorso che abbiamo iniziato la settimana scorsa.
Ed ancora
nel 1924 lanciò il petit noir, abito nero ispirato agli indumenti delle commesse con colletto
e polsini bianchi a conferma di una ostinata volontà di democratizzazione che
si respira nel momento e di cui Coco si fa interprete: il blazer
con i bottoni dorati, il tweed , la bigiotteria negli anni ’30, la scarpetta a
punta nera, la celebre borsa matelassè
con catena ed il fiocco durante gli anni ’50. Impose inoltre i capelli a
caschetto.
Queste creazioni sono divenute, come lo stesso Karl Lagerfield dice, «i segni di identificazione immediata di Chanel» .
I modelli che creò erano essenzialmente ripetitivi, con modifiche di tessuti e particolari. In fondo questo è quello che Coco voleva: « La moda passa, lo stile resta».
Coco Chanel |
Chanel ha
lanciato molte mode: la marinare, il jersey (tessuto destinato alla biancheria intima maschile), il cardigan e i completi in maglia.
Fu la prima
donna a indossare i pantaloni e ad abbronzarsi, quando ancora
l’abbronzatura era un segno identificativo di coloro che
lavoravano all’aperto e lanciò in suo profumo più celebre Chanel n.°5.
Per la realizzazione di
questo profumo furono miscelate 80
essenze naturali e sintetiche. Il risultato fu un profumo gradevolissimo e
totalmente nuovo in controtendenza alle fragranze troppo dolci del tempo. La
leggenda racconta che il suo nome innovativo sia nato dopo che lei aveva
annusato la quinta boccetta di prova che il chimico Ernest Beaux le aveva
presentato. Anche la confezione era rivoluzionaria per l’epoca: una bottiglia
da farmacia con un'etichetta semplicissima bianca e nera. Marylin Monroe andava pazza per questo
profumo e dichiarò: “La notte mi vesto solo di Chanel N° 5”.
Chanel in pantaloni |
Boccetta profuno del 1920 |
Evoluzione packaging Chanel n°5 |
coco Chanel a lavoro |
Petit noir del 1926 |
Queste creazioni sono divenute, come lo stesso Karl Lagerfield dice, «i segni di identificazione immediata di Chanel» .
I modelli che creò erano essenzialmente ripetitivi, con modifiche di tessuti e particolari. In fondo questo è quello che Coco voleva: « La moda passa, lo stile resta».
Segli di identificazione Chanel secondo Karl Lagerfield |
La sua
silhouette è soprattutto costituita da pezzi e materiali molto particolari, che
non trovarono senso e valore negli anni ’20 - ’30, se non nel loro riferimento
a due universi dati all’epoca come contrari a quello della moda femminile: il
lavoro e l’abbigliamento maschile.
Questo
gioco di inversione di significati e significanti dell’identità sessuale
socialmente definita, rappresenta la strategia con cui Chanel si è dotata di
un’identità femminile sua propria.
L’intramontabilità
di questo stile viene rinvenuta dal semiologo francese Jean-Marie Floch nella
capacità della stilista,
nell’assemblaggio
di capi di abbigliamento opposti che creano un bricolage. Questo porta a sua
volta ad una femminilità accentuata per paradosso.
Ogni elemento delle stile Chanel non è dato al caso, ma contribuisce a creare una sinergia e una linea che valorizzi il corpo femminile in una silhouette nitida e leggibile.
Ogni elemento delle stile Chanel non è dato al caso, ma contribuisce a creare una sinergia e una linea che valorizzi il corpo femminile in una silhouette nitida e leggibile.
Questo look
produce l’effetto di una chiusura della
forma generale.
Tale
effetto è dovuto all’attacco molto chiaro della silhouette, indifferentemente
nelle due estremità, attraverso la punta nera della scarpa bicolor , creata per Chanel dal calzolaio francrse Andrè Massaro
che permette un distacco dal terreno e attraverso il capello corto o il fiocco.
Nella scarpa bicolor, inoltre, la scelta del colore chiaro era dovuta al fatto che la gamba si slanciava e la punta scura invece permetteva alla scarpa di sporcarsi meno.
Nella scarpa bicolor, inoltre, la scelta del colore chiaro era dovuta al fatto che la gamba si slanciava e la punta scura invece permetteva alla scarpa di sporcarsi meno.
Scarpa bicolor |
Un altro
elemento distintivo è il privilegio dato alla linea attraverso la bordatura del tailleur, il colletto, una
cintura o una piega.
La scelta
cromatica è studiata: beige, blu navy, rosso e ovviamente bianco e nero che si contrappongono alle masse dei gioielli o della bigiotteria creano una
luce assoluta.
Gli
elementi barocchi si contrappongono alla semplicità degli elementi classici
presenti nel total look: borse trapuntate e catene,masse, spille e fiocchi.
E per produrre tali effetti, Chanel si serve dei ricami degli abiti della tradizione russa, dei motivi dell’oreficeria bizantina, fiorentina o dell’alta gioielleria parigina. Nell’insieme queste masse barocche non fanno altro che esaltare la classicità della silhouette. Anche più modesta la bigiotteria resta l’elemento vitale d’una toilette, perché ne sottolinea la volontà di ordine, di composizione, vale a dire insomma di intelligenza (…). La bigiotteria domina sull’abito non più perché è in assoluto preziosa, ma perché concorre in modo decisivo a creare un significato: è il senso di uno stile che è ormai prezioso, e questo senso dipende non da ciascun elemento ma dal loro rapporto.
Allo
scoppio della seconda guerra mondiale Chanel decide di chiudere i
battenti, per tornare in scena nel
1954 più combattiva che mai all’età di 71 anni.
Dior in
quel momento era il nuovo guru della moda, ma Chanel con la sua grinta e voglia
di fare non si diede per vinta e riuscì a riconquistare la sua clientela grazie
alla linea di tailleur di maglia della collezione n°5 per i quali le donne andarono pazze.
Amata ed
odiata, decide di trasferirsi all’Hotel
Ritz, di fronte alla sua boutique per essere più vicino al suo posto di
lavoro.
La camera di Chanel al Ritz |
Odiava la domenica perché era un giorno di riposo e lei amava lavorare.
“Vedi’ così
si muore” : queste le ultime parole pronunciate dalla grande rivoluzionaria femminista prima
dell’ultimo respiro il 10 gennaio 1971.
Coco Chanel riposa oggi nel cimitero di Boisde- Vaux a Losanna, in Svizzera. La sua tomba è ornata da cinque leoni: cinque era il suo numero preferito e leone
era il suo segno zodiacale.
Sosteneva
che “ per essere insostituibili bisogna essere diversi”, e lei diversa lo era
davvero.
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